Il 2024 si è rilevato un anno molto interessante per le serie TV, con diverse uscite che ci hanno colpito e positivamente sorpreso.
Abbiamo selezionato quelle che più ci hanno appassionato e che vogliamo condividere con voi e consigliarvi di recuperare (se non lo avete già fatto). Ecco una lista con le nostre 8 serie TV preferite uscite nel 2024, con una rapida trama e una breve recensione che spiega perché noi ve la consigliamo e perché non ve le potete perdere.
Hanno ucciso l’uomo ragno – Sky, NOW TV
Un tuffo negli anni ’90 tra musica, amicizia, amore e sogni. La serie racconta la storia degli 883, la loro ascesa e il loro impatto culturale in Italia. Viene, infatti, raccontata la storia di come Max Pezzali e Mauro Repetto si sono conosciuti e come, fra sogni e cuori infranti, hanno cambiato la musica italiana, portando alla ribalta il loro gruppo musicale e un nuovo modo di fare e vivere la musica.
Perché guardarla: Intrattenente, emozionante, divertente. Ti porta nell’immaginario negli anni ’90 della provincia italiana, cullando lo spettatore tra Walkman, motorini, primi amori e sogni di fuga. Un viaggio autentico nei sentimenti e nella cultura pop di una generazione, ti porta a immedesimarti nei protagonisti e nelle loro paure e sogni, strappandoti più di qualche sorriso. Un plauso ai due interpreti di Mauro (Matteo Oscar Giuggioli) e di Max (Elia Nuzzolo) che ripropongono le principali sfaccettature dei nostri protagonisti in maniera autentica e naturale. Una bella sorpresa nel panorama seriale italiano, aspettiamo con ansia la seconda stagione (Nord, Sud, Ovest, Est) già in produzione e in probabile uscita nel 2026 (anche se noi speriamo prima!)
The Penguin – Sky, NOW TV
Un classico, penso noto ormai a tutti, soprattutto agli appassionati della saga cinematografica di Batman. Ma The Penguin è molto di più. Ambientata una settimana dopo gli eventi di The Batman (2022), la serie esplora l’ascesa al potere di Oswald “Oz” Cobb / Pinguino nella malavita di Gotham City. Con Carmine Falcone fuori gioco qualcuno dovrà prendere le redini del potere di Ghotam, e il Pinguino fiuta il momento giusto per uscire dall’ombra e diventare il nuovo boss, in mezzo a diverse guerriglie fra diverse famiglie mafiose e contendenti allo scettro. Adrenalina.
Perché vederla: Atmosfere crude, cupe e musiche da urlo. The Penguin, infatti, non è un semplice spin-off per gli appassionati dell’universo di Batman ma è un vero e proprio crime drama urbano ambientato nell’universo di Gotham, ma privo di supereroi e maschere. La violenza e la crudeltà della strada ne fanno da padroni lasciando stare vigilanti ed effetti spettacolari: solo ambizione, tradimenti e il fango di Gotham che inghiotte tutto e tutti. Tutto è più sporco, più umano, più vero e, senza giri di parole, appassiona lo spettatore trasportandolo nella malavita newyorkese. Incredibili, inoltre, le interpretazioni di Collin Farell, trasformato e irriconoscibile nella cupa interpretazione del Pinguino, e di una raggiante Cristin Milioti, che interpreta la principale antagonista Sofia Falcone pronta a tutto pur di rivendicare le proprie ragioni, che buca lo schermo e incolla il pubblico quando entra in scena. Must watch!
Fallout – Prime Video
Un’America retro-futuristica, una guerra atomica. In un futuro distopico, in cui la cultura americana anni ’50 non è mai tramontata e la corsa al nucleare ha riscritto la storia, il mondo viene annientato da una guerra atomica nel 2077. I pochi sopravvissuti si rifugiano nei Vault, rifugi sotterranei progettati per custodire l’umanità nei secoli. Beh, cosa potrebbe andare mai storto? Lo vedremo con Lucy MacLean che nel 2226, 219 anni dopo l’apocalisse, è costretta a lasciare il suo Vault 33 per cercare il padre scomparso. L’esterno, però, è molto più spaventoso, pericoloso e pieno di sorprese di quanto la nostra protagonista, cresciuta nell’illusione di una sicurezza sotterranea, si potesse aspettare.
Perché vederla: Fallout è stato sicuramente nella bocca di tutti in questo 2024, ma ci sentiamo comunque di consigliarvi di recuperarvela se ancora non lo avete ancora fatto. Questa produzione, infatti, riesce a rispettare gli amanti del videogioco ma anche a coinvolgere i non conoscitori di questo universo (compreso il sottoscritto) lasciandoli ammaliati dalle ambientazioni e dal mood di questo mondo post-apocalittico “non convenzionale”. È una serie visivamente potente, ironica, crudele e sorprendentemente attuale in un’ambientazione che mescola western, sci-fi e post-apocalisse e prometterà sicuramente ulteriori colpi di scena, dato che la seconda stagione è già in programma. Okey-dokey!
Il problema dei 3 corpi – Netflix
Fantascienza allo stato puro. Tratto dall’omonimo bestseller di Liu Cixin la serie narra le conseguenze di un incontro tra civiltà umana e intelligenze extraterrestri. Ambientazioni che variano dalla Cina anni ’60 ai tempi nostri e che raccontano una catena di eventi che influenzeranno il futuro della terra per decenni. Nel presente una serie di suicidi inspiegabili tra scienziati e strane anomalie fisiche mette in allarme a una task force globale, mentre forze misteriose si muovono dietro le quinte. Cosa accadrà?
Perché vederla: Il problema dei 3 corpi è fantascienza allo stato puro, se sei un amante del genere non te la puoi assolutamente perdere. È uno sci-fi ambizioso, che fonde varie materie scientifiche e che a tratti risultata anche arzigogolata. È visivamente spaziale, e la colonna sonora mette i brividi. Fonde mistero, religione e teorie complottistiche che non possono che farti porre diverse domande e spingerti a scoprire sempre di più sull’enigma che sta dietro la storia che ci viene raccontata. Avremo risposte precise? Beh, questo lo scopriremo con il prosieguo della storia, quindi non resta altro che aspettare che Netflix rilasci la stagione successiva de “Il problema dei 3 corpi” (sperando che non la cancelli!).
Supersex – Netflix
Rocco Siffredi come non lo avevi mai visto, torniamo a un’altra produzione nostrana! Supersex è una miniserie italiana liberamente ispirata alla vita professionale e privata dell’icona italiana mondiale del porno, Rocco Siffredi. Non è la solita autobiografia, ma un racconto delle paure e dei retroscena, anche più profondi, di un uomo che è sempre stato visto solo come un’icona, amante delle donne, ma che sotto sotto nasconde un animo gentile e sensibile. Una storia autentica, che non lascia nulla al caso.
Perché vederla: Un Alessandro Borghi in stato di grazia, che è in grado di cogliere tutte le sfumature necessarie a farti coinvolgere in un racconto per niente facile, vista l’ingombranza della figura. Supersex, inoltre, sorprende perché riesce a raccontare il mondo del porno senza risultare volgare ed esagerato, nonostante la presenza di alcune scene abbastanza spinte. Una serie inaspettatamente intima e coraggiosa, senza mai risultare banale e che tiene lo spettatore incollato lo schermo, anche se conosce già la storia di Rocco. Una bella sorpresa per il panorama seriale italiano!
Baby Reindeer – Netflix
Inquietante. È la prima parola che mi viene per descrivere questo gioiellino di Netflix uscito nel 2024. Tratto dalla storia vera dell’ideatore Richard Gadd (il che rende il tutto ancora più “macabro”) la serie racconta le vicende del giovane stand up comedian Donny che, dopo un normale gesto di gentilezza verso una donna (Martha), si ritrova in una spirale di stalking e ossessione da cui sarà quasi impossibile uscirne e che lo porterà a vivere un vero e proprio incubo. La donna, infatti, inizia a seguirlo, a presentarsi ovunque e invadere ogni suo spazio della quotidianità. Tutto ciò funziona da incipit per raccontare, inoltre, le fragilità di Donny, in cui emerge un passato oscuro che hanno lasciato in lui grosse cicatrici che saranno legate alla storia di stalking in maniera inossidabile.
Perché vederla: Baby Reindeer è una serie cruda, diversa dalle altre, con un velo di tensione e ansia che accompagna lo spettatore per tutta la sua visione. Ti immerge nella storia vera che è angosciante di per sé, ma ti porta a riflettere anche su diversi temi sociali e comportamentali. Porta, infatti, diverse riflessioni potenti sul consenso, sul trauma e sulla solitudine emotiva e di come le nostre sofferenze influenzino la nostra vita anche senza accorgercene. Disarmante, non cerca di spettacolizzare il dolore di Donny ma te lo spiattella in faccia così com’è, senza troppi giri di parole. Richard Gadd interpreta sé stesso e la sua storia risulta credibile (e direi che è abbastanza scontato) e riesce a trasmettere con intensità tutte le sensazioni del protagonista attraverso il piccolo schermo.
Nì una mas – Netflix
Il classico teen drama di Netflix direte voi? Nì una mas, invece, si è una miniserie a tinte teen prodotta da Netflix ma è qualcosa di più. La trama segue la vita di Alma, studentessa diciasettenne di un liceo di Madrid, che pochi giorni prima degli esami finali, espone uno striscione all’ingresso del suo liceo con la scritta “Attenzione. Lì dentro si nasconde uno stupratore”. Un gesto forte che ovviamente porterà a rompere gli equilibri e la vita “tranquilla” del liceo in questione. Insieme alle sue amiche Greta e Nata, Alma affronta un percorso difficile tra accuse, isolamento e coraggio, in un ambiente che riflette perfettamente le contraddizioni e i silenzi della società contemporanea. La serie parla, appunto, del mondo adolescenziale senza filtri, esplorando temi come la violenza sessuale, le molestie, il revenge porn e la violenza psicologica.
Perché vederla: Nì Una Mas affronta temi triti e ritriti, ma lo fa con una verve differente. Ha il coraggio di affrontare temi molto delicati senza troppi giri di parole, prendendosi pure qualche rischio (calcolato) e risultando molto scorrevole e, a tratti, toccante. Porta lo spettatore su molti temi riguardanti il mondo dei giovani (e non solo) sempre più immersi in un mondo malato e che tende a guardare dall’altra parte piuttosto che affrontare determinate problematiche. E Alma e le altre protagoniste, risultando molto credibili, rappresentano proprio l’antitesi a tutto ciò. La serie scava in profondità nelle dinamiche sociali, familiari e culturali che spesso circondano e alimentano la violenza di genere, ma lo fa in un modo che non risulta “ridondante e scontato”. Una serie necessaria, soprattutto per i più giovani: educativa, intensa, vera e molto attuale.
Senna – Netflix
Competizione, voglia di emergere contro tutto e tutti. La miniserie biografica Senna racconta la vita e la carriera del mito della leggenda brasiliana della Formula 1 Ayrton Senna, raccontando il mito dietro il casco e le sue fragilità e i suoi pensieri più profondi. Dalle prime gare in Inghilterra al successo mondiale, fino al tragico incidente del 1994 a Imola, la serie ripercorre le tappe fondamentali del suo percorso, offrendo, per l’appunto, uno sguardo intimo sull’uomo dietro il campione: il figlio, il fratello, l’amante, l’amico, il patriota.
Perché vederla: Toccante e aspirazionale. Senna ci ricorda che esistono diversi motivi per cui combattere per un proprio obbiettivo, e non sempre le cose vanno come vogliamo, ma non per questo dobbiamo smettere di combattere. Senna è, inoltre, un racconto profondo e rispettoso di un uomo complesso che ha segnato un’epoca. Amato e conosciuto da tutti per la sua guida “aggressiva” e il suo essere fuori dalle righe e allo stesso modo sensibile fuori dalla pista, Ayrton è diventato una star mondiale. La serie, toccante in ogni suo aspetto, riesce ad emozionare sia gli appassionati di F1 sia chi non conosceva il campione in tutti i suoi dettagli (come il sottoscritto che invece ora è qua a consigliarvi di vederla). Un racconto puro e potente, che unisce amore per lo sport, umanità e destino, che riesce a toccare il cuore degli spettatori!